giovedì 5 maggio 2016

Jerry Calà

Un pomeriggio il direttore della radio per la quale lavoro mi chiama e mi dice:"Oggi in radio viene Jerry Calà in onda con te!"
Premessa: sono un fan da sempre di Jerry Calà, dei suoi tormentoni, dei suoi film, immancabile è l'invio dei vari whatsappini tra i miei amici appena scopriamo che su qualche canale stanno trasmettendo i suoi film.

Fatta questa premessa, ne devo fare obbligatoriamente un'altra: di solito quando si ha a che fare con un personaggio che "pubblicamente" ti piace molto, è molto probabile che poi, conoscendolo di persona, possa deluderti.

Ho tirato un sospiro di sollievo quando ho scoperto un Jerry Calà incredibilmente simpatico, ma sopratutto disponibile e paziente nei miei confronti. Si perchè dovete sapere che sono curiosissimo e, quindi, appena vedo che ho campo libero con il mio interlocutore di turno, comincio con una serie interminabile di domande. "Jerry ma perchè hai fatto...?", "Jerry ma perchè hai detto...?" "Jerry ma quella volta che invece...?" Due ore di programma a inondarlo nel vero senso della parola, di domande, sia in onda che fuorionda, ma la cosa stupefacente è che la stessa disponibilità che aveva nei miei confronti, ce l'aveva anche con i suoi migliaia di fan. Eh si perchè Jerry twitta, instagramma e fa le dirette su facebook (vi farei vedere quanta gente si collega durante le sue dirette, mai vista una roba del genere, pazzesco!). L'affetto e il grandissimo rispetto che ha per i suoi fan (da non dare sempre per scontato con artisti del suo calibro) è ampiamente ricambiato dai fan stessi che lo adorano in modo viscerale.

Tornando a noi, ad un certo punto gli dico: "Certo però sarebbe ganzo se scrivessi un libro!", nemmeno il tempo di terminare la domanda che mi dice:"Già scritto, anzi dovrebbe uscire a breve, il problema è che ogni giorno mi viene in mente qualcosa e aggiungo, aggiungo, aggiungo, e non posso fare un'enciclopedia, al massimo farò il secondo volume...". Detto fatto, la settimana scorsa esce il libro, me lo scarico immediatamente e me lo "divoro" nel tragitto Milano/Firenze, Firenze/Milano. Mi sono "saziato" (in caso leggerei anche il prossimo secondo volume...), leggere i racconti di quando formò "I Gatti" con Smaila, Oppini e Salerno (periodo per me quasi sconosciuto), di quando decise di intraprendere la carriera di attore e lasciare il suo gruppo, pensare a cosa facessi io in quegli anni, m'è garbato parecchio, come si dice dalle mie parti. 

Mi piacerebbe "spoilerarvi" qualche passaggio, ma non sarebbe giusto, vi toglierei il gusto di leggerlo. 
Per gli amanti del genere, per gli amanti dei film degli anni '80 e anche di quelli dei '90, per quelli che ogni tanto "...E' tanto che aspettavo un'occasione così", per quelli che "Capiiitttoooooo", per quelli che credono che "Maracaibo" sia sua, per quelli che credono che Jerry sia il suo vero nome... S'intitola "Una Vita Da Libidine" (Ed. Sperling & Kupfer) E' un onore poter scrivere che il libro del "mio amico" Jerry Calà è proprio ganzo, anzi è una libidine, no no è una doppia libidine, ma che dico... LIBIDINE COI FIOCCHI!!!

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