Il 3 maggio 2014 ero a Roma allo Stadio Olimpico per la finale contro il Napoli. Sorvolo su tutte le cose vergognose accadute prima della partita e durante il primo tempo, ma voglio sottolineare solo le cose belle di quella giornata.
Il pranzo lungo l’autostrada in un ristorante degno di “Camionisti in trattoria”, invaso dai tifosi, l’ingorgo pazzesco tra pullman e auto creato al casello di Roma Nord.
La giornata iniziò decisamente nel migliore dei modi, purtroppo ricordiamo tutti come sia andata a finire.
Oggi, però, parliamo della maglietta “special Edition” realizzata per quella finale.
Devo fare una doverosa premessa: secondo me la Fiorentina del duo Prandelli/Corvino (2005/2010) e quella di Montella (2012/2015) sono ad oggi le due più forti in assoluto e quelle alle quali sono più legato emotivamente e personalmente.
Nel 2012 realizzammo con Fiorentina, da una mia idea, l’iconico video di Natale “Fiorentina Style” (sulla base del “Gangnam Style” ballo/tormentone di quell’anno).
”Pretesi” la partecipazione di tutti i giocatori, dalla prima squadra alle giovanili e tutti i dipendenti, dal Presidente all’ultimo dei collaboratori: ci divertimmo tantissimo a girarlo e fu un successo incredibile, ancora oggi viene riproposto per Natale sui vari profili social dei tifosi.
Presentai la Fiorentina di Pepito Rossi e Mario Gomez il 20 agosto 2013 in uno stadio strapieno contro ogni previsione. Era stato organizzato tutto per circa 10mila persona, ne arrivarono oltre 25mila, ancora oggi ho i brividi se ci ripenso.
Ma parliamo di quella maglietta speciale.
Dal 2012 la Fiorentina cominciò “a vestire” JOMA, azienda spagnola che arrivò a Firenze dopo 7 anni dell’italiana Lotto. A gestire quel cambio di fornitura fu Gian Luca Baiesi, al tempo Direttore Operativo della Fiorentina e attualmente Stadium Manager dello Stadio “Maradona” di Napoli ( nel Napoli tra l’altro ci lavora un altro ex viola Tommaso Bianchini, attuale CRO e, come già anticipato da Repubblica qualche settimana fa, in procinto di diventare il nuovo Direttore Generale della squadra partenopea).
Con Gian Luca, nonostante non lavori più a Firenze da qualche anno, sono rimasto in ottimi rapporti e, proprio su suggerimento dell’Ingegner Salica, storico collaboratore della Famiglia Della Valle, ho deciso di disturbarlo per farmi raccontare la nascita di quella maglietta speciale.
“Uno dei primi incarichi con Fiorentina fu proprio quello di negoziare il nuovo partner tecnico e, nonostante avessimo ricevuto diverse offerte da vari fornitori, alcune anche particolarmente interessanti per il tipo di collaborazione, la scelta ricadde su JOMA perché era il giusto compromesso tra qualità del prodotto e offerta economica”. Con il senno di poi si può dire che i tre anni di Joma, concisi con i tre anni di Montella, si sono rivelati particolarmente fortunati: tre quarti posti consecutivi in campionato, un quarto di finale di Coppa Italia il primo anno, la finale di Coppa Italia il secondo anno appunto e l’ottavo di finale in Europa League e, per concludere, la doppia semifinale dell’ultimo anno in Coppa Italia ed Europa League. Dobbiamo sottolineare la sfortuna di esser arrivati quarti nei tre anni in cui l’Italia disponeva, a causa di una classifica di ranking deficitaria, di soli tre posti in Champions League… Peccato!
Joma con Fiorentina fece un deciso salto di qualità, la squadra viola fu la prima grande squadra italiana a indossare le divise del brand spagnolo. Negli anni successivi avrebbe vestito il Torino, la Sampdoria, l’Atalanta, il Verona ecc.
Tornando a quella maglia sentite cosa mi ha raccontato Gian Luca: “Come accade anche oggi in tutte le società i lavori sulle grafiche partono mesi prima, un anno prima per essere precisi. Per quanto riguarda Joma, l’azienda ci mandava delle idee, io facevo la prima scrematura e ovviamente l’ultima parola era di Andrea Della Valle. Il passo successivo consisteva nella produzione dei prototipi, anche in quel caso si attendeva l’approvazione da parte di ADV, una volta ottenuti tutti gli ok si procedeva con la produzione.
Andrea era molto attento alla qualità e alla grafica delle divise, ricordo soprattutto la complessità di quella dell’ultimo anno che aveva delle alette che si aprivano per la traspirazione."
Gian Luca mi ha anche spiegato tecnicamente l’aumento del livello di qualità nella produzione delle maglie: “Ogni maglia è divisa in pannelli, più pannelli ci sono più aumentano i costi e, ovviamente anche la qualità del prodotto, basti pensare che ci sono maglie composte da 4/5 pannelli e magliette che arrivano ad essere formate anche da 12 pannelli”
Da dove nasce la necessità di una maglia speciale per la Finale di Coppa Italia?
“Erano ben 13 anni che la Fiorentina non raggiungeva una finale, l’ultima era stata quella vittoriosa contro il Parma del 2000/2001 così con la Famiglia Della Valle decidemmo di celebrare l’evento, in tutta fretta, visto il poco tempo, in accordo con Joma, realizzando una maglietta “Special Edition” per l’occasione. Tra l’altro, fateci caso, la semplicità e la pulizia grafica di quella maglietta furono riprese sulla prima maglia di Le Coq Sportif nella stagione 2015/2016.”
Con Gian Luca e molti ragazzi che non lavorano più in Fiorentina abbiamo condiviso molti eventi in quegli anni, da quelli sopracitati alle varie cene di Natale, alle presentazioni delle maglie, dei giocatori ecc. Sono stati anni davvero molto divertenti e stimolanti sotto tanti punti di vista, purtroppo però, tornando a quella serata di maggio del 2014, la bellezza della maglia special Edition non coincise con la vittoria della Coppa Italia.
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