Mi fermo qui e lascio la parola alla Sara Segatori, mia compagna di disavventura e giornalista/inviata del TG3 Nazionale!
SUCCEDE CHE UN GIORNO, ALL'IMPROVVISO, TI RITROVI IN UNA SORTA DI MONDO PARALLELO. OGGI, IL MIO, SI CHIAMAVA TRENITALIA.
LA GIORNATA LAVORATIVA INIZIA PIU' O MENO TRANQUILLA, A PARTE UNA CORSA COL TAXI CHE MI PORTA A TERMINI GIUSTO IN TEMPO. E FORSE, GIA' DA LI' AVREI DOCUTO CAPIRE...
ME LA SBRIGO, A BOLOGNA, PIUTTOSTO VELOCEMENTE E IN MODO INDOLORE, VOLO ALLA STAZIONE PER PRENDERE IL PRIMO TREN
LA GIORNATA LAVORATIVA INIZIA PIU' O MENO TRANQUILLA, A PARTE UNA CORSA COL TAXI CHE MI PORTA A TERMINI GIUSTO IN TEMPO. E FORSE, GIA' DA LI' AVREI DOCUTO CAPIRE...
ME LA SBRIGO, A BOLOGNA, PIUTTOSTO VELOCEMENTE E IN MODO INDOLORE, VOLO ALLA STAZIONE PER PRENDERE IL PRIMO TREN
O PER ROMA, L'EUROSTAR 9545 DELLE 17.18... NON L'AVESSI MAI FATTO.
35 MINUTI DI RITARDO, MA VABBE'. MI ASSOPISCO, SOSTA A FIRENZE, MI SVEGLIO, RIPARTE, MI RIADDORMENTO. DOPO UN TEMPO INDEFINIBILE COMINCIO A SENTIRE DEI RUMORI SOSPETTI, MA STANDO ANCORATA AL SUOLO E NON IN ARIA, NON ME NE PREOCCUPO PIU' DI TANTO. COMINCIO, INVECE, A PREOCCUPARMI QUANDO IL TRENO SI FERMA: "IL CAPOTRENO ANNUNCIA CHE PER PROBLEMI TECNICI QUESTO TRENO E' COSTRETTO A FERMARSI PER UN PO'. IL MACCHINISTA STA CERCANDO DI RISOLVERE IL GUASTO. IL LOCALIZZATORE SU FACEBOOK SEGNA "CITTA' DELLA PIEVE". RIPARTE, SI FERMA DI NUOVO, RIPARTE, VA AVANTI A SINGHIOZZO. COMINCIO A PREOCCUPARMI ANCHE SE NON STO PER ARIA QUANDO SI FERMA, PARE DEFINITIVAMENTE, SU UN VIADOTTO. "IL CAPOTRENO ANNUNCIA CHE NELLA STAZIONE DI ORVIETO IL TRENO E' COSTRETTO A FERMARSI PER4CHE' IL MACCHINISTA NON E' RIUSCITO A SISTEMARE IL GUASTO". ... ... ... ARRIVIAMO A STENTO AD ORVIETO, IL MALUMORE DEI PASSEGGERI
AUMENTA. NESSUNO CI DICE PIU' NIENTE, LA GIOVANE CONTROLLORA TROVA IL CORAGGIO DI AFFRONTARE IL CORRIDOIO DELLA CARROZZA 4. NON SA CHE DIRE, NON PUO' FARE NULLA, BIASCICA QUALCHE PAROLA, TENTA QUALCHE
SPIEGAZIONE CHE NON HA, IMPROVVISA QUALCHE ALTERNATIVA: "CI SONO ALTRI TRENI, POTETE SALIRE SU QUELLI, UNO STA ARRIVANDO, L'ALTRO TRA UNA QUARANTINA DI MINUTI"... SBLOCCA LE PORTE E CI CONCEDE QUALCHE SIGARETTA SCARICANERVI. SPAZIO ALL'INIZIATIVA PERSONALE: HAI UN MULO? SALICI. HAI QUALCUNO CHE TI VENGA A PRENDERE? CHIAMALO. VUOI VEDERE ORVIETO? FERMATI A DORMIRE. SCENDIAMO TUTTI, BASITI, ARRABBIATI, INCREDULI. VEDIAMO ARRIVARE UN TRENO SULL'ALTRO BINARIO, CI ACCERTIAMO CHE VADA A ROMA E SALIAMO
. 35 MINUTI DI RITARDO, MA VABBE'. MI ASSOPISCO, SOSTA A FIRENZE, MI SVEGLIO, RIPARTE, MI RIADDORMENTO. DOPO UN TEMPO INDEFINIBILE COMINCIO A SENTIRE DEI RUMORI SOSPETTI, MA STANDO ANCORATA AL SUOLO E NON IN ARIA, NON ME NE PREOCCUPO PIU' DI TANTO. COMINCIO, INVECE, A PREOCCUPARMI QUANDO IL TRENO SI FERMA: "IL CAPOTRENO ANNUNCIA CHE PER PROBLEMI TECNICI QUESTO TRENO E' COSTRETTO A FERMARSI PER UN PO'. IL MACCHINISTA STA CERCANDO DI RISOLVERE IL GUASTO. IL LOCALIZZATORE SU FACEBOOK SEGNA "CITTA' DELLA PIEVE". RIPARTE, SI FERMA DI NUOVO, RIPARTE, VA AVANTI A SINGHIOZZO. COMINCIO A PREOCCUPARMI ANCHE SE NON STO PER ARIA QUANDO SI FERMA, PARE DEFINITIVAMENTE, SU UN VIADOTTO. "IL CAPOTRENO ANNUNCIA CHE NELLA STAZIONE DI ORVIETO IL TRENO E' COSTRETTO A FERMARSI PER4CHE' IL MACCHINISTA NON E' RIUSCITO A SISTEMARE IL GUASTO". ... ... ... ARRIVIAMO A STENTO AD ORVIETO, IL MALUMORE DEI PASSEGGERI
AUMENTA. NESSUNO CI DICE PIU' NIENTE, LA GIOVANE CONTROLLORA TROVA IL CORAGGIO DI AFFRONTARE IL CORRIDOIO DELLA CARROZZA 4. NON SA CHE DIRE, NON PUO' FARE NULLA, BIASCICA QUALCHE PAROLA, TENTA QUALCHE
SPIEGAZIONE CHE NON HA, IMPROVVISA QUALCHE ALTERNATIVA: "CI SONO ALTRI TRENI, POTETE SALIRE SU QUELLI, UNO STA ARRIVANDO, L'ALTRO TRA UNA QUARANTINA DI MINUTI"... SBLOCCA LE PORTE E CI CONCEDE QUALCHE SIGARETTA SCARICANERVI. SPAZIO ALL'INIZIATIVA PERSONALE: HAI UN MULO? SALICI. HAI QUALCUNO CHE TI VENGA A PRENDERE? CHIAMALO. VUOI VEDERE ORVIETO? FERMATI A DORMIRE. SCENDIAMO TUTTI, BASITI, ARRABBIATI, INCREDULI. VEDIAMO ARRIVARE UN TRENO SULL'ALTRO BINARIO, CI ACCERTIAMO CHE VADA A ROMA E SALIAMO
C'ERANO UNA VOLTA I TRENI CON LE CABINE A SEI POSTI. E, A QUANTO PARE, CI SONO ANCORA. SOLO CHE DENTRO NON SONO PIU' DI LEGNO, NON HANNO PIU'LE FOTO IN BIANCO E NERO DELLE CITTA' ITALIANE NE' IL CARTELLINO IN QUATTRO LINGUE "NON GETTARE OGGETTI DAL FINESTRINO". SONO SOLO PIU' TRISTI E SPORCHISSIMI. INTERCITY, NON REGIONALI... POPOLAZIONE VARIA SULLA PRIMA E LA SECONDA CARROZZA NELLE QUALI INCAPPO. LA TERZA HA DEI POSTI LIBERI. C'E' SOLO UNA RAGAZZA CHE STA STUDIANDO QUALCOSA, LUDOVICA. MI SIEDO. CON ME, ANCHE CARLO - CHE AVEVO CONOSCIUTO SULLA BANCHINA -, DARIO, ANTONIO, MICHELE. L'INTERCITY RIPARTE. DESTINAZIONE FINALE: NAPOLI. "FERMA A ORTE, ROMA TERMINI E QUALCOS'ALTRO DOPO". QUI, IL MIO MONDO PARALLELO SOSTITUISCE DEL TUTTO QUELLO REALE.
SPECIALIZZANDO ALL'ULTIMO ANNO A NAPOLI. E TORNA, APPUNTO, A NAPOLI. MICHELE E' MEDICO PURE LUI, MEDICINA INTERNA, CESENA. MA E' DI NAPOLI E LI' STA TORNANDO. ANCHE LUDOVICA E' MEDICO, DA POCO LAUREATA. LEI VA A ROMA PER UN CONVEGNO. ANTONIO, ANCHE LUI DIRETTO A ROMA, LAVORA
NELL'UFFICIO MARKETING DELLA SAMSUNG. E PURE IO E CARLO ANDIAMO A ROMA. L'INCAZZATURA CHE SERPEGGIA, VIENE PRESTO SOSTITUITA DALLA RASSEGNAZIONE E DALLE CONSEGUENTI RISATE E CHIACCHIERE. CHIACCHIERE SU TUTTO. SIAMO CERTI CHE IN FONDO, ANCHE ANTONIO E' UN MEDICO
NELL'ANIMO, PERCHE' INFILA TANTI DI QUEI CASI DI CONOSCENTI MALATI, CON DETTAGLI PUNTUALI CHE LA SUA CONVERSAZIONE CON DARIO SI INFILA IMMEDIATAMENTE NEI MEANDRI DELLE CONSEGUENZE, A VOLTE NEFASTE, DI PARTI DI VARIO TIPO. CARLO E' QUELLO CHE PER LAVORO O PER CARATTERE ANIMA UNA CONVERSAZIONE IN STILE IONESCO. MICHELE E' IL PIU'
TACITURNO, O FORSE SOLO PIU' STANCO. LUDOVICA, L'UNICA VERA TITOLARE DI QUEL POSTO ("HAI PAGATO IN LIRE?"), NON SA PIU' COME AVVISARE CHI DEVE VENIRLA A PRENDERE PERCHE' HA IL CELLULARE SCARICO E OVVIAMENTE NELL'INTERCITY
RIAMMODERNATO MANCANO LE PRESE DELLA CORRENTE. I MICROBI SONO FELICI, LA DOCCIA UN MIRAGGIO, L'ARIA PUZZA, FA UN CALDO BOIA, LE LUCI VANNO E VENGONO ("TRANQUILLII - CI RASSICURA LUDOVICA - SI SPENGONO SOLO UN PAIO DI MINUTI, E' DA MILANO CHE FANNO COSI'"). CARLO SI ALZA E NON SI SIEDERA' MAI PIU', PERCHE' LA MI BORSA DI 5 CHILI CIRCA E IL MIO PIUMINO OCCUPERANNO IL SUO SEDILE FINO A ROMA. TUTTO PARE FILARE PIU' O MENO LISCIO. IN FONDO, ALLE 10 SAREMO A ROMA, CHE VUOI CHE SIA, L'EUROSTAR SAREBBE ARRIVATO ALLE SETTE E MEZZA... NON MI PREOCCUPO UN
GRAN CHE, TANTO DOMANI NON LAVORO E A ROMA NON MI ASPETTA NESSUNO. AD UN CERTO PUNTO, CI AFFIANCA "ITALO", CHE GUARDIAMO TUTTI INSIEME DAL FINESTRINO CON LA BAVETTA ALLA BOCCA, IMPRECANDO CONTRO RENITALIA...
SOLO CHE IL NOSTRO TRENO, AD UN CERTO PUNTO, COMINCIA
INESORABILMENTE A RALLENTARE... IN GALLERIA, CON QUELLA STRISCIA BIANCA SULLE PARETI CHE FA SU E GIU'. RALLENTA, RALLENTA E SI FERMA. "AVVISIAMO I SIGNORI PASSEGGERI CHE PER UN PROBLEMA A SETTEBAGNI IL TRENO SUBIRA' UN RITARDIO INDEFINITO". ODDIO. ODDIO. ODDIO. PENSO DI
STARE IN UNA CANDID CAMERA, IN FONDO PERCHE' NO? IO LAVORO IN RAI, CARLO IN RADIO, MAGARI C'E' ANCHE QUALCUN ALTRO CHE LAVORA DIETRO LE QUINTE... LE RISATE COMINCIANO A FARSI SEMPRE PIU' NERVOSE, NEL CORRIDOIO STRANI INDIVIDUI FANNO SU E GIU', SOPRATTUTTO UN TIPO
CON UNA FELPA GRIGIA, IL CAPPUCCIO TIRATO SU E UN CEROTTO IN FACCIA. SCOPRIAMO CHE IL "PROBLEMA A SETTEBAGNI" STA NEL FATTO CHE E' TRANSITABILE UN SOLO BINARIO" E QUINDI SI VIAGGIA ALTERNATIVAMENTE, DA
BRAVI DEMOCRATICI. ANDIAMO AVANTI A STOP AND GO FINCHE' AD UN CERTO PUNTO CARLO GRIDA: "VEDO SCRITTO ROMA TERMINI!". SONO GIA' PASSATE LE 11. BOLOGNA-ROMA: 6 ORE. POI, DICI, PERCHE' SEI CONTRO IL TAV... DURANTE GLI ULTIMI TRE CHILOMETRI CHE IL TRENO PERCORRE IN INTERMINABILI 15 MINUTI, DIGITIAMO FRENETICAMENTE SUI NOSTRI
SMARTPHONE I NOSTRI NOMI PER CERCARCI A VICENDA SU FACEBOOK E SALDIAMO LE NOSTRE NUOVE AMICIZIE. SALUTI, BACI E ABBRACCI A ROMA, TANTI AUGURI A DARIO E MICHELE CHE PROSEGUONO PER NAPOLI, LASCIAMO LUDOVICA A CHI
L'HA ASPETTATA PER ORE. A QUEL PUNTO IO E CARLO CI GUARDIAMO: GIA' DA UN PO' ACCAREZZAVAMO L'IDEA DEL MAC DONALD'S. SI VA? SI VA. ORA, DOVETE SAPERE, CHE IL MAC DONALD'S DI ROMA TERMINI NON E' DOTATO DI TOILETTE PER GLI AVVENTORI. QUINDI, CON LE MANI APPICCICOSE DI
AMUCHINA, CI SBAFIAMO DUE MENU' CRISPY MAC BACON, CON LE PATATINE, MA UELLE STRANE. CHIACCHIERIAMO UN PO' DEL PIU' E DEL MENO TRA CLIENTI SURREALI, E ALLA FINE, VERSO MEZZANOTTE, ANCHE LE NOSTRE STRADE SI DIVIDONO. LUI VERSO LA METRO. IO VERSO UN TAXI CHE NON C'E'. GIA',
PERCHE' OGGI C'ERA LO SCIOPERO DEI MEZZI E NELLA CAPITALE D'ITALIA, IN QUESTI CASI, TROVARE UN TAXI E' UN'IMPRESA. QUINDI, NON PAGA DELLA MIA GIORNATA DI PASSIONE, MI METTO DILIGENTEMENTE IN FILA E ATTENDO IL MIO TAXI...
Esperienza sorprendentemente ganza, divertente e... particolare!
Ho conosciuto e condiviso questi momenti con delle belle persone, stimolanti e... PAZIENTI!
Un saluto a un arrivederci al prossimo treno in ritardo (anche no...!!) a Sara, Dario, Ludovica, Antonio e Michele!
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